il futuro restituito - Lc 7,11-17 | ||
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Dal Vangelo secondo Luca |
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con lui camminavano |
Il camminare è la parabola della vita e della storia; Gesù è nel mezzo di questo cammino e di questa storia con i suoi discepoli e la “grande folla” della umanità. Il mistero della incarnazione è sempre presente nei racconti evangelici che ci rappresentano un Gesù sempre più “Emmanuele – Dio con noi” anche attraverso l’immagine del Signore che fa strada con l’uomo e, sulla strada, incontra l’uomo con le sue passioni, le sue gioie e i suoi dolori. Nei pressi della porta di Nain, Gesù incontra il mistero della morte con il suo corteo di dolore e di pianto: una madre vedova e, adesso, privata anche del suo unico figlio. La folla che segue Gesù incontra la molta gente della città, i loro cammini si intersecano e si confondono, l’una non è estranea all’altra, la vita non è estranea alla morte e viceversa. |
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fu preso da grande compassione per lei |
Nell’Esodo, Dio si muove a compassione perché ha ascoltato il grido di sofferenza pel popolo schiavo degli egiziani. Più che la realtà evidente della morte, è il carico di sofferenza e dolore, che dalla morte è ingenerato, che muove il Signore a compassione. Gesù vede la sofferenza di quella donna, vedova: le vedove hanno un ruolo simbolico in Luca e nei profeti come Elia. La vedova è il simbolo d'Israele reso sterile perché che non ha più lo sposo, anche il figlio è morto e con lui ogni speranza di fecondità futura. Il suo pianto è inconsolabile, ma Gesù la invita a non piangere. |
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«Ragazzo, dico a te, àlzati!». |
Il racconto di Luca ci offre una progressione: Gesù si avvicina, tocca il feretro, parla al morto, lo invita a destarsi, poi lo restituisce alla madre: restituisce il futuro. L’avvicinarsi e il toccare non sono distanti dallo stesso gesto che anche noi siamo abituati a fare per esprimere la nostra partecipazione e l’affetto, come l’abbraccio indica la solidarietà e il cordoglio … Gesù esplicita nel gesto la sua compassione, la comunione della sofferenza. Raccontando la restituzione del ragazzo risvegliato alla madre – passando dalla realtà al segno – Luca ci racconta l’opera di Dio che salva l'umanità chinandosi su di lei e restituendole speranza e fecondità liberate dalla morte. È la Parola che rende ancora feconda la vita soppressa dalla morte: Gesù dice di dire àlzati, il ragazzo seduto sulla bara cominciò a parlare; la folla glorificava Dio dicendo… e ancora: questa parola su di lui uscì per tutta la regione. |
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«Dio ha visitato il suo popolo» |
Il giovane riavuto la vita, siede sulla bara, sulla morte annientata, e si mette subito a parlare, come Zaccaria dopo aver dato il nome a Giovanni comincia a profetare: "Dio ha visitato il suo popolo" (Lc 1,68). La folla, avvenuto il miracolo, glorificava Dio proprio con le stesse parole. |